Durante un fine settimana di maggio 2023, la blockchain di Bitcoin ha sperimentato un rallentamento temporaneo, quando il numero di transazioni non confermate ha toccato un livello record. Le commissioni sono schizzate alle stelle e la principale piattaforma di scambio criptovalute, Binance, è stata costretta a interrompere i prelievi, non una, ma due volte. Ma cosa ha causato questo caos? La risposta risiede nel protocollo BRC-20.
Spiegazione del Protocollo BRC-20
BRC-20, acronimo di Bitcoin Request for Comment 20, è stato ideato prendendo spunto dal protocollo Ethereum chiamato ERC-20 (Ethereum Request for Comment 20) e fu introdotto nel marzo 2023 da uno sviluppatore anonimo noto come Domo. Fondamentalmente, BRC-20 rappresenta la versione di Bitcoin di ERC-20, nonostante alcune differenze sostanziali come l’assenza di smart contracts.
In contrasto con il metodo di Ethereum, Bitcoin ha adottato un processo denominato BIP, ossia Bitcoin Improvement Proposals, e non ha mai visto nascere un BRC-1 o BRC-2.
ERC-20 è uno standard di token Ethereum che permette agli sviluppatori di creare token compatibili con l’ampia rete Ethereum, avendo contratti intelligenti incorporati. Questi token possono rappresentare una vasta gamma di asset trasferibili o diritti, come interessi di proprietà, diritti di accesso o addirittura differenti criptovalute.
BRC-20 è nato grazie all’aggiornamento Taproot di Bitcoin nel novembre 2021, che ha introdotto le iscrizioni ordinali, tecnologie fondamentali che rendono operativi i token BRC-20.
Il Funzionamento dei Token BRC-20
Le iscrizioni ordinali assegnano un numero di serie a un satoshi, l’unità di valuta più piccola di bitcoin. Questo numero, insieme ai dati dell’ordinale, viene inserito in una parte della transazione bitcoin chiamata campo di firma del testimone. Questi dati verificano la legittima proprietà dei fondi utilizzati, garantendo che non vengano spesi due volte.
I token BRC-20 utilizzano ordinali, ma non tutti gli ordinali sono token BRC-20. Questo spiega perché esistono milioni di ordinali ma poco più di 14.000 token BRC-20.
I token BRC-20 adottano iscrizioni ordinali JSON (JavaScript Object Notation) per iniziare contratti token, creare nuovi token e trasferire token. Tuttavia, rispetto a ERC-20, il protocollo BRC-20 attualmente offre funzionalità molto limitate, consentendo solo l’acuizione, la distribuzione e il trasferimento di token. A differenza di ERC-20, BRC-20 non è uno standard approvato, ma è ancora in fase di proposta, e i token BRC-20 non sono facilmente scambiabili sulle piattaforme di exchange al momento.
L’impatto dei Token BRC-20 sulle Commissioni e le Transazioni di Bitcoin
Creare e trasferire token BRC-20 è complesso e richiede più spazio sulla blockchain rispetto alle semplici transazioni peer-to-peer. Una transazione bitcoin convenzionale potrebbe essere misurata in kilobyte, mentre un’iscrizione ordinale, su cui è stratificato un token BRC-20, può arrivare fino a 4MB.
Il fatto che i dati siano memorizzati direttamente sulla blockchain rende gli ordinali differenti dai token non fungibili (NFT) tradizionali su Ethereum o altre blockchain. Questo aumenta la competizione per lo spazio nel blocco e potrebbe portare a commissioni di transazione più elevate per gli utenti che cercano conferme più rapide.
I token BRC-20 e gli ordinali hanno sollevato alcune polemiche principalmente per due ragioni: primo, per l’intasamento della rete e l’aumento delle commissioni; secondo, alcuni ritengono che questi token “inquinino” la blockchain con dati non allineati con la missione di Satoshi di un sistema di trasferimento di denaro peer-to-peer.
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